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Avignonesi fu fondata nel 1974 da Ettore Falvo e presa nel 2009 da mia moglie Virginie Saverys; il capo è lei.” Così Max de Zarobe – legale rappresentante. 165 ettari di vigna, in tutte le zone. “Alla base del nostro lavoro c’è il rispetto della natura, del suolo, delle piante, degli animali e delle persone, consumatori compresi. La biodinamica è incentivare le difese naturali delle piante con trattamenti totalmente naturali. Entro 2 anni avremo la certificazione e saremo la più grande entità viticola biodinamica di Italia”. Riconosciuti a livello mondiale per il Vin Santo Avignonesi e l’Occhio di Pernice, il loro cavallo di battaglia è il Vino Nobile Avignonesi: “100% Sangiovese, il re dei vitigni toscani. Scegliamo solo il meglio di Montepulciano per fare il vino più elegante: lo fa mia moglie, quindi è elegante per forza!”

lavorazione uva

L’azienda agricola Tiberini ha visto 6 generazioni di vignaioli. “L’ha fondata il nonno del mio nonno: 16 ettari di vigneto in zona Le Caggiole”. Così, Luca Tiberini, titolare. “Siamo rispettosi del territorio, tradizionalisti e biologici. I nostri sono vini lineari e fedeli alla tradizione e al territorio, che esprime potenza ed eleganza”. Tre, le loro etichette di Vino Nobile di Montepulciano: “Podere le Caggiole” e 2 Riserve, “Vigneto Campaccio” e “Vigneto Fossatone”, che hanno stessi cloni, portainnesti e blend nell’uvaggio, ma uno è molto più vivo negli aspetti tannici e l’altro molto più morbido e rotondo, indirizzato verso la complessità fenolica nel suo insieme. “Sono due vini diversi ma di carattere, che danno soddisfazione e fanno capire quanto la filosofia produttiva di fare vini omologati non vada bene.”

trattamento vigneti

Michele Manelli, presidente e fondatore, nel ‘97 dette vita all’azienda, che conta circa 50 ettari e impiega circa 20 persone, con una produzione di 350.000 bottiglie: la prima cantina in Italia ad aver fatto un piano di welfare aziendale. “Siamo vocati al Sangiovese e alla sostenibilità: “Efficientamento, illuminazione naturale, climatizzazione passiva, ventilazioni raffrescanti notturne e produzione di energie rinnovabili sono concetti chiave per il nostro approccio ambientale.” È stata loro, la conduzione di un piano di ricerca e sviluppo per arrivare ad Equalitas, il primo standard che definisce la sostenibilità del vino. “Siamo stati i primi al mondo a misurare la carbon footprint di una bottiglia di vino e a certificarla in base a una norma Iso nel 2009”. “Salco”, il Vino Nobile Salcheto più importante, è un vino elegante, profondo e succoso.

vendemmia

Il padre di Paola Corradi, Egidio Corradi, comprò l’azienda nel 1962. Era un grande appassionato di vini e della zona di Cervognano, dove sorge la cantina, seguita oggi da Paola, Nicolò De Ferrari e Luca De Ferrari, che racconta: “Siamo partiti con 9 ettari; oggi siamo a 22, di cui 16 di Vino Nobile. Rispettosi della scelta del nonno, crediamo che il carattere dei vini venga dal terroir delle uve”. Producono 4 tipi di Vino Nobile: l’etichetta più classica “Vino Nobile”, il “Vino Nobile Riserva” la cui prima uscita è del 68, un’etichetta speciale che è il “Nocio”, 100% Sangiovese, e una versione di Vino Nobile più moderna, che è il Sangiovese con percentuali di merlot, cabernet e altre uve internazionali. “Per noi il Sangiovese rimane il cuore assoluto del Vino Nobile di Montepulciano”.

Stefano Rende è agronomo e enologo da 25 anni nel territorio di Montepulciano. Oggi è parte dell’azienda agricola di Emanuela Mancianti, la Cantina Chiacchiera. Fu il padre di lei, Mario Mancianti, a fondare l’azienda nel 2002. Era chiamato “Il Chiacchiera” in quanto gran parlatore, dal carisma riconosciuto. La cantina conta 18 ettari, di cui 10 in zona Cervognano e gli altri 8 a Caggiole. Prima producevano vino sfuso; poi, nel 2016, ecco la prima annata in bottiglia del loro Vino Nobile di Montepulciano Chiacchiera, del 2015: “annata positiva, piovosa il giusto e col sole che non si fece desiderare”. La vendemmia si concluse a ottobre, con un’ottima maturità fenolica. Il vino, 14 gradi e di ottima beva, “ci rispecchia perché siamo molto entusiasti. Il nostro lavoro è pura passione e divertimento”.

La Cantina del Giusto fu fondata dal bisnonno di Niccolò Mariani, giovane produttore di Nobile e quarta generazione da 14 anni alla guida dell’azienda. 6 ettari che si trovano ad Acquaviva e vengono gestiti dalla famiglia con l’aiuto di squadre per i vitigni. Cominciano a produrre Nobile dal ‘96, fondendo il metodo tradizionale di produzione, la macerazione sulle bucce a cappello sommerso per circa 30 giorni, con le tecnologie attuali, che Niccolò reputa indispensabili.
Ringraziando i nonni per i valori e gli insegnamenti che gli hanno trasmesso, porta avanti la sua missione di far crescere la cantina attraverso l’innovazione. Il suo vino Nobile San Claudio, invecchiato in botte grande e con uvaggio tradizionale, è classico, elegante, complesso.
Un vino intriso di passione e grande lavoro, capace di dare l’impronta estrosa personalizzata del produttore, pur mantenendo la base del Sangiovese.

Era il 2011 quando Jacopo Valdambrini trasformò la passione di famiglia per i vini in un vero e proprio lavoro. La cantina fu costruita su 6 ettari di proprietà, impiantando nuovi vigneti e vecchi di Sangiovese per produrre il Nobile. La filosofia del Priorino punta sulla qualità e sulla meticolosità in ogni fase del processo, in vigna e in cantina, a partire dalla selezione dei grappoli, “per avvicinarsi il più possibile alla perfezione”. Nel 2013, la prima vendemmia: nacque così il Nobile Viola, in commercio dal 2016; elegante, di qualità e curato nei minimi dettagli.
Un’azienda a conduzione familiare, che Jacopo guida insieme a Roberto, alle sorelle e all’indispensabile mamma Marisa, che prepara i pici e fa la nonna dei 5 nipoti mentre tutti sono in cantina. La storia di una famiglia, così come quella di un vino come il Nobile e come il terroir di Montepulciano che lo rispecchia, è una storia fatta di tradizioni: tutta da scoprire.

Adriano Ciofini, da due anni presidente della Vecchia Cantina di Montepulciano, è appassionato del suo lavoro e profondo conoscitore della storia dell’azienda. La più grande di Montepulciano, con circa 50 dipendenti e 400 soci, porta il Nobile a milioni di persone e ha come obiettivo il miglioramento continuo della qualità, per andare oltre l’eccellenza. Famosa per i suoi momenti di degustazione aperti al pubblico, ha da poco introdotto una nuova linea di prodotti biologici. Il suo Briareo, della riserva Cantina del Redi, è un vino leggermente tannico e ben strutturato, come i migliori vini rossi corposi, che esprime il meglio di sé quando accompagnato da pietanze gustose e genuine. Grazie ai tannini, lascia sul palato una grandissima piacevolezza, che lo rende un vino toscano classico, prodotto da uvaggi classici; senza dubbio riconoscibile, perfetto per accompagnare la più tradizionale e sfiziosa cucina toscana.

Isidoro Rebatto, padovano di nascita e imprenditore, è arrivato a Montepulciano per passione: da wine lover a produttore. Con la moglie Susanna venivano spesso in Toscana: amavano la zona per la sua tipicità. Quando arrivò l’occasione di acquistare questo lembo a sud est di Montepulciano, non ci pensarono due volte: era perfetta per il loro modo di pensare “artigianale”. Il Podere Casanova crebbe: da 5 ettari divennero 15, amministrati con un approccio scientifico pragmatico, di tipo biologico. Oggi guarda al futuro: il suo Rosso di Montepulciano 2016, che rappresenta la cantina e il suo nuovo corso, è dinamico, succoso e lucente: da consigliare perché specchio dei vitigni classici di questo comune, piantati sui suoli tipici. Quando Isidoro pensa al Nobile, pensa a Mario Soldati, che negli anni 60 lo definì l’unico vino capace di entrare nel cerchio dei grandi vini d’invecchiamento, proveniente da uve autoctone toscane.

Per Ilaria Ippoliti, direttrice della cantina Icario, il suo mestiere è pura passione. Icario, della famiglia Rothenberger, da sempre associa il mondo del vino a quello dell’arte, del design e dell’architettura, facendo dell’ospitalità il suo fiore all’occhiello: non solo produzione di vino per wine lovers, ma anche un’incredibile galleria d’arte aperta al pubblico, con spazi destinati a concerti ed eventi privati; agriturismo con esperienze guidate in vigna, alla scoperta del territorio e dei vigneti; aperitivi organizzati ogni settimana e persino attività per bambini. Location ideale per matrimoni e battesimi, è la cornice che, a detta degli ospiti, “porta bene all’amore” perchè li accompagna nei momenti più belli. Un’integrazione armoniosa tra territorio e architettura, che si affaccia sul meraviglioso anfiteatro di vigne sulla Val di Chiana. Il VITAROCCIA – RISERVA, premiato flagship wine d’eccellenza, ottima espressione di Sangiovese è genuino, pensato per momenti speciali, e rispettoso del territorio.