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Il contest A Tavola con il Nobile, nel 2014 ha visto vincitrice una ricetta davvero golosa… anzi “Talosa”! Sì, perché è stata la contrada di Talosa a idearla e prepararla, e lo ha fatto con così tanto gusto e passione che ha conquistato i palati della giuria.

La freschezza delle salsicce di Cinta si sposa con la cremosità dei fagioli e dei pici. Una meraviglia!

 

Ingredienti per 4 persone:

Salsicce di Cinta fresche

Cotiche di cinta gr. 200

Prosciutto stagionato di cinta gr. 150

Fagioli con l’occhio secchi gr. 150

Fagioli cannellini o solfini secchi gr. 150

Pici spezzati gr. 200

1 cipolla, 1 gambo di segano, 4 foglie di alloro

1 cucchiaio di concentrato di pomodoro

4 cucchiai di olio extravergine di oliva

4 fette di pane toscano tostato, sale, pepe quanto basta

½ bicchiere di Vino Nobile di Montepulciano

Brodo di verdura lt. 2 circa

  

Come si prepara:

Ammollate i fagioli per una notte.

In un tegame di coccio mettete olio, cipolla e sedano tagliati sottili, la salsiccia di cinta sbriciolata, le cotiche un po’ sgrassate, le foglie di alloro. Fate appassire a fuoco lento le verdure e sciogliete il grasso della carne, sfumate con il Vino Nobile di Montepulciano. Quando sarà evaporato in vino, togliete l’alloro, tenetelo a parte. Sciogliete il concentrato in poco brodo e mettetelo nel tegame. Dopo cinque minuti, unite tutti i fagioli scolati dall’acqua di ammollo, il brodo, il sale e portate a cottura.

Preparate il prosciutto e tagliatelo a striscioline, abbrustolite il pane. Quando sono cotti i fagioli, controllate il sale e aggiungete una macinata di pepe. Spezzate in modo irregolare i pici, aggiungeteli alla zuppa, finite la cottura girando spesso con il mestolo di legno. Servite il piatto unendo il pane ancora caldo e le foglie di alloro e guarnite con il prosciutto.

 

È un’unità poderale in zona S.Albino nata nel 2003, fondata da Sonia Buracchi, mamma di Giulia Boldi, che racconta: “Abbiamo ricostruito l’azienda con vigneto, agriturismo, sala degustazione… abbiamo ristrutturato tutto.” Una gestione familiare al 100%. “L’unione familiare è la forza della nostra attività, insieme alla semplicità. Per noi il vino viene fatto in vigna, non in cantina. Effettuiamo trattamenti solo in rame e zolfo.” Il Vino Nobile di Montepulciano Podere Casa Al Vento è sincero, equilibrato e sano, ha 14 gradi. Gli altri due vini prodotti sono il Chianti Colli Senesi e il Rosso di Montepulciano e una piccolissima produzione di olio, una chicca che va a ruba tra i clienti dell’Agriturismo Podere Al Casa al vento: in bottiglia piccola, si può portare anche in aereo… fino in capo al mondo.

Nel 2011 lo staff culinario della Contrada del Poggiolo ha ideato una ricetta profumata e saporita che ha stupito tutti per la sua semplicità e corposità: il Cartoccio di pici all’aglione aromatico. Una ricetta così buona che il contest A Tavola con il Nobile l’ha premiata facendo di lei la vincitrice di quell’edizione.

Eccola qua, buon appetito!

  

Ingredienti per 4 persone:

 Per i pici

  • Acqua q.b.
  • Farina q.b.
  • Sale

Per l’Aglione

Aglione, basilico, timo, capperi, polpa di pomodoro, olio extravergine di oliva DOP, sale e pepe.

Ci preme sottolineare che tutti i nostri prodotti, escluso il sale, sono a Km.0

 

Come si prepara:

Fate soffriggere l’aglione intero con l’olio extravergine d’oliva DOP Terre di Siena.

Aggiungete la polpa di pomodoro e lasciate cuocere per mezz’ora circa a fuoco lento, mescolando spesso. Aggiustate di sale e pepe.

A fine cottura, schiacciate l’aglione con una forchetta.

Intanto, cuocete i pici in abbondante acqua salata, scolandoli prima che termini la cottura.

Condite la pasta con il sugo all’aglione e sistemate i pici conditi nei cartocci precedentemente preparati.

Aggiungete l’aglione fresco a fettine, i capperi, il basilico e il timo completando con un filo d’olio.

Chiudete i cartocci ed infornate a 180° per 5 minuti.

Adagiate su un piatto e servite i cartocci chiusi.

“Nell’estate del 2000 conobbi mia moglie e venimmo a vivere in Toscana. L’azienda nacque nel 1986, ma la famiglia Daviddi produceva vino fin dalla metà ‘800.” Così racconta Maurizio Centanin. Nel 1986 Aldimaro Daviddi decise di imbottigliare il Vino Nobile di Montepulciano Casale Daviddi, un vino intenso, profondo e delicato, che si accompagna bene con la cacciagione nostrana. Egli gestisce tutt’oggi la parte enologica e agronomica. “Oggi sono circa 20 ettari, tutti vitati con vitigni autoctoni: Sangiovese, Mammolo e Cannaiolo; non utilizziamo diserbanti, ma solo rame e zolfo, come in agricoltura biologica. Non utilizziamo barrique, ma solo botti grandi. Facciamo un invecchiamento di 2 anni in legno, fino al momento dell’imbottigliamento”.

Il progetto nasce nel 1963 e decolla grazie a Dora Forsoni, “contadina” e Patrizia Brogi, commerciale, nel 1997. “In pratica, la contadina ce l’ha fatta in proprio. Non dobbiamo niente a nessuno, se non al sudore della nostra fonte.” Oggi l’azienda conta 51 ettari, di cui 6 vitati. “Ho la presunzione, in quanto contadina, di fare da me: potatura, trattamenti, cantina e imbottigliamento”, sottolinea Dora. Filosofia? 100% tradizione. “Non usiamo trattamenti diserbanti ma usiamo il decespugliatore: abbiamo i muscoli senza andare in palestra.” I poderi sono tre: Lo Spagnolo per il Rosè, poi Sanguineto Primo e Sanguineto II, da cui nasce il Vino Nobile di Montepulciano Poderi Sanguineto: un vino elegante, piacevole e profumato, coi suoi 14 gradi. “Prima di tutto lo beviamo noi, e poi per gli altri… se ne rimane!”.

Questa ricetta è una vera tentazione! Il sapore deciso dell’agnello si mescola con la dolcezza del vino, dell’arancia e della cannella, per un risultato delicato e un’esplosione di sapori. Vincitrice meritata dell’anno 2010 del concorso “A Tavola con il Nobile”, eccola per voi.

Buon appetito!

 

Ingredienti x 4 persone:

– 600 gr. lombata di agnellone (nostrano se possibile)
– frutta (fichi secchi, mandorle e uva secca)
– rete di suino q.b.
– 1 bicchiere di latte di pecora fresco
– 1 melanzana
– 2 bicchieri di Vino Nobile di Montepulciano
– 1/2 bicchiere di olio extravergine d’oliva
– 1 cipolla rossa, aglio
– basilico
– zucchero al bisogno
– buccia grattugiata di 1 arancia
– cannella
– sale e pepe

Come si prepara:

Mondate l’agnello, frullate fichi e mandorle, e impastatele formando un cilindretto. Preparate la cagliata portando ad ebollizione il latte di pecora a 38°, poi attendete che si addensi giustamente, mescolando bene. Poi, riponete in frigorifero.
Preparate la crema di melanzane in una padella, mettendo sull’olio extravergine d’oliva la cipolla e le melanzane tagliate a cubetti, aggiungete un pizzico di zucchero e fate caramellare per poi sfumare con il Vino Nobile di Montepulciano, portate a cottura e poi frullate per ottenere una crema aggiungendo la buccia di arancia.
Per la riduzione in un tegame, versate il Vino Nobile di Montepulciano con lo zucchero, la buccia di arancia e la cannella, riducete per metà facendo bollire il tutto lentamente,
spegnete il fuoco e fate raffreddare la riduzione ottenuta.
Tagliate la lombatina di agnello a cotoletta e in una padella con olio extravergine di oliva, cuocete da ambo i lati aggiungendo sale e pepe a piacere.
Stendete la rete di suino e sopra adagiatevi la lombatina di agnello appena cotta e una fetta di frutta secca, riavvolgetevi sopra la rete di suino e quindi mettete
in forno per 10 minuti.
Adagiate le cotolette sul piatto di servizio ed in questo strisciate un po’ della crema di melanzane, aggiungete alcuni cubetti di cagliata e infine delle gocce di riduzione
di Vino Nobile di Montepulciano e spolverate con pepe a mulinello.

 

cantina con botti

La cantina, 12 ettari di vigneto in zona Cervognano, nasce alla fine degli anni ‘60, quando mio nonno Egisto Natalini e mio babbo Giuliano la ricattarono dalla mezzadria. La nostra è un’azienda familiare.” Andrea Natalini, titolare: “Nel ‘92 abbiamo iniziato a produrre in parte vino da tavola e in parte Vino Nobile di Montepulciano.” L’azienda mira a mantenere la tradizione con l’uso di tecnologia innovativa, sia in vigna che in cantina, avvalendosi delle competenze specializzate dei professionisti del settore. Il Vino Nobile di Montepulciano Le Berne è un vino che segue la tradizione, prodotto utilizzando Sangiovese in purezza e con un’attenzione particolare nelle varie fasi di trasformazioni. “Il vino è esperienza, deve essere un piacere berlo. Mi dà più soddisfazione un complimento che un acquisto.”

vendemmia

Pietro Riccobono, enologo, lavora a Tre Rose dal 2013. La tenuta è situata a Valiano. 220 ettari, di cui circa 100 vitati, per il 95% vitati a Sangiovese. Il progetto viticolo della famiglia Angelini, portato avanti con approccio molto improntato sulla sostenibilità, si estende su 5 colli: Poggetto, Belvedere, colle dei Palazzi, colle Lodola e colle Santa Caterina, dislocati su 3 km in linea d’aria con suoli a prevalenza sabbiosi o argillosi. “Abbiamo una larga scelta e selezione all’interno delle nostre vigne: più di 35 selezioni di Sangiovese diverse.” Il Vino Nobile di Montepulciano Vigna Santa Caterina è un Sangiovese in purezza, da macerazioni soffici e lunghe, affinamenti in botte grande in funzione dell’annata, variabili dai 18 a 20 mesi e 6 mesi di bottiglia. Un vino di carattere, elegante e tipico del luogo. L’altro Vino Nobile di Montepulciano, il Simposio, è prodotto dalle migliori selezioni degli altri 4 colli.

La tenuta Lunadoro, 40 ettari di cui 12 a vigna, si trova a Valiano. La coltura predominante è il Prugnolo gentile: oltre 90% di vigne Sangiovese con una piccola presenza di Cabernet e Merlot, e una piccolissima di autoctoni. L’azienda viene fondata dai coniugi Cappelli negli anni 2000 e dal 2016 il gruppo svizzero Schenk decide, attraverso la Schenk italia, di acquistare la cantina come rappresentanza italiana del Vino Nobile di Montepulciano. “Vogliamo fare un prodotto di eccellenza e aiutare la denominazione del Vino Nobile di Montepulciano DOCG ad essere riconosciuta come eccellenza nel mondo.” Così Adriano Annovi, amministratore delegato. Il Vino Nobile di Montepulciano DOCG Vigneto Pagliareto è un 100% Sangiovese prodotto sulla cresta della collina. Un vino elegante, longevo.

brindisi nel vigneto

10 ettari di vigneto nel settore ovest di Montepulciano. Un’azienda a gestione familiare e un agriturismo, il Sangallo, per eventi e degustazioni. Il babbo, Saverio Roberti, nel 1970 acquistò 2 ettari. Il salto ci fu nel 2000, quando Olimpia, avvocato, decise che, dopo aver girato il mondo, sarebbe stato impagabile vivere a Montepulciano. “La scommessa è stata impiantare i nuovi vigneti e creare una nuova etichetta secondo la nostra idea di Vino Nobile di Montepulciano; un vino dall’identità anni ‘70 – ‘80. Non muscoloso e non eccessivamente strutturato, molto profumato ed equilibrato”. “Le Bertille” nasce per reggere l’invecchiamento nel lunghissimo periodo, è un vino che non vuole accelerazioni, infatti non viene affinato in barrique ma in botte grande. “Un vino in continua evoluzione alla ricerca dell’equilibrio, che è anche la filosofia del babbo e dell’azienda.”